Guida completa alla coltivazione dell’Erica e della Calluna: dalla concimazione all’impianto

Solitamente quando si parla di Erica si comprendono erroneamente due generi diversi, ossia: l’Erica (che comprende a sua volta oltre 800 specie) e la Calluna vulgaris (anche chiamata Brugo).

Questo accade perchè le due specie hanno un aspetto molto simile e appartengono entrambe alla famiglia delle Ericacee.

Dovresti però sapere che presentano alcune differenze e per questo motivo in questo articolo cercheremo di approfondirle, vedendo anche insieme tutto quello che devi sapere in merito alla loro coltivazione, impianto, irrigazione e non solo per il tuo giardino.

Prima di andare oltre, ti consigliamo anche di dare un’occhiata agli altri nostri articoli presenti nella sezione piante e fiori da vivaio nel nostro blog, in modo da avere ulteriori spunti per le tue attività di giardinaggio domestiche. Recentemente abbiamo anche scritto un articolo molto interessante relativo alla coltivazione delle Ortensie, altra pianta dalle capacità ornamentali che è molto semplice da impiantare e curare.

Cosa sono l’Erica e la Calluna e come si distinguono

differenze tra erica e calluna e come si coltivano

L’Erica e la Calluna sono entrambe piante perenni di piccole dimensioni; quasi tutte le tipologie crescono solo poche decine di centimetri (20-50 cm) sia in altezza che in larghezza. Le uniche di dimensioni maggiori, che possono raggiungere i 6-7 m, sono l’Erica arborea e  l’Erica scoparia.

Hanno tutte portamento arbustivo cespuglioso. Sono entrambe legnose e molto ramificate, con rami erbacei fino alla base, caratterizzati da foglie sempreverdi aghiformi.
Inoltre, tutte le specie di Erica e di Calluna sono piante mellifere (si può ottenere un buon miele) e quindi amate dagli insetti impollinatori.
A questo punto vi chiederete come si possono distinguere tra loro.

La Calluna si distingue dal genere affine Erica perché ha foglie più piccole (inferiori a 2–3 mm) e la corolla ed il calice dei fiori divisi in quattro parti.
Queste differenze così sottili possono facilmente sfuggire ad un occhio non esperto, difatti ha portato all’erronea unione dei due generi.
Una semplificazione in cui vediamo la calluna chiamata direttamente erica o a volte anche falsa erica, o erica selvatica. O persino confusa con l’erica carnea, che è molto simile come portamento, dimensione e colore.

Le principali specie di Erica

le specie di erica

La maggior parte delle specie è originaria dell’Africa, ma ce ne sono alcune spontanee in alcune zone del Mediterraneo (specie sugli appennini e sulle Alpi). In Italia se ne contano almeno 8 spontanee.
Le specie di erica più comuni e coltivate tra le 800 varianti menzionate in precedenza sono:

  • Erica carnea (Erica erbacea o Erica invernale): Questa specie è molto popolare per la sua fioritura invernale. Ha una crescita bassa e compatta e produce fiori che variano dal bianco al rosa e al viola.
  • Erica x darleyensis (Erica di Darley): È un ibrido resistente e facile da coltivare. Fiorisce dalla fine dell’autunno fino all’inizio della primavera, offrendo una gamma di colori che include rosa, bianco e rosso.
  • Erica cinerea (Erica cineraria): Questa specie è nota per i suoi vivaci fiori estivi, che possono essere di colore viola, rosa o bianco. È una pianta più tollerante alla siccità rispetto ad altre eriche.
  • Erica tetralix (Erica quadrifida): Conosciuta anche come Erica palustre, questa specie preferisce terreni umidi e torbosi. Produce fiori rosa o porpora in estate.
  • Erica vagans (Erica vagabonda): Fiorisce in estate e autunno, offrendo una varietà di colori che comprende il rosa, il porpora e il bianco. È nota per la sua forma arbustiva e flessibile.
  • Erica arborea (Erica albero): Questa specie si distingue per la sua crescita in altezza, potendo raggiungere anche i 6 metri. È nota per i suoi profumati fiori bianchi che sbocciano in primavera.
  • Erica ciliaris (Erica cigliata): Originaria dell’Europa occidentale, questa specie produce fiori rosa o viola in estate e preferisce terreni umidi e acidi.
  • Erica erigena (Erica irlandese): Conosciuta anche come Erica irlandese, ha una crescita robusta e può raggiungere altezze notevoli per un’Erica. Produce fiori rosa o viola in inverno e all’inizio della primavera.
  • Erica scoparia (Erica scopa): Questa varietà è particolarmente resistente alla siccità e ha una crescita eretta. I suoi fiori, che appaiono in estate e autunno, sono generalmente di un vivace colore giallo o arancione.
  • Erica terminalis (Erica terminale): Questa specie è nota per la sua fioritura tardiva, che avviene in autunno. Produce fiori rosa o viola.
  • Erica australis (Erica del sud): Questa specie, originaria del Portogallo e della Spagna, è nota per i suoi grandi fiori rosa o viola che sbocciano in primavera.
  • Erica baccans (Erica bacche): Caratterizzata da bacche rosse che appaiono dopo la fioritura, questa Erica offre un aspetto decorativo unico.
  • Erica canaliculata (Erica canalicolata): Questa specie sudafricana è nota per i suoi lunghi steli fioriti, che portano fiori rosa o rossi.
  • Erica cerinthoides (Erica simile a Cerinthe): Un’altra specie sudafricana, distinta per i suoi fiori tubolari che possono variare dal rosso al rosa.
  • Erica lusitanica (Erica portoghese): Conosciuta per la sua crescita rapida e per i fiori bianchi che sbocciano in inverno e all’inizio della primavera.
  • Erica mackaiana (Erica di Mackay): Questa specie preferisce terreni umidi e produce fiori rosa o viola in estate.
  • Erica manipuliflora (Erica a fiori manipolabili): È una specie con una caratteristica forma di crescita e produce fiori piccoli ma numerosi.
  • Erica melanthera (Erica a stami neri): Questa specie si distingue per i suoi stami scuri e i fiori gialli o arancioni.
  • Erica oatesii (Erica di Oates): Una specie meno comune, con fiori attraenti che possono variare dal bianco al rosa.
  • Erica verticillata (Erica verticillata): Un tempo considerata estinta in natura, questa specie è stata reintrodotta con successo in alcune aree. Produce fiori rosa o bianchi.

In quali casi è consigliato l’uso dell’Erica come pianta ornamentale?

Essendo generalmente rustica e sempreverde si adatta benissimo sia per interni che per esterni. In Italia è facile trovarla nei giardini, come pianta ornamentale, oppure come pianta spontanea nelle zone boschive e nella macchia mediterranea.

Questa pianta è particolarmente adatta per giardini rocciosi o in aree con suolo acido, dove altre piante potrebbero non prosperare.

L’Erica è perfetta per chi desidera un giardino colorato durante i mesi invernali, poiché molte varietà fioriscono in questo periodo, offrendo un tocco di colore quando la maggior parte delle altre piante è in riposo.

Inoltre, per i giardinieri che cercano di attrarre fauna selvatica, l’Erica è eccellente per attirare api e farfalle, contribuendo così alla biodiversità del giardino.

La sua resistenza al freddo e la capacità di crescere in condizioni di mezz’ombra la rendono una scelta versatile per diversi ambienti giardinistici. In conclusione, l’Erica è un’ottima opzione per coloro che cercano bellezza, facilità di cura e attrattiva per la fauna selvatica nel loro spazio verde.

La fioritura dell’Erica e della Calluna

La fioritura è duratura e sfoggia tanti piccoli fiorellini in varie colorazioni (rosso, rosa, viola), a volte tanto fitti da nascondere il fogliame.

Queste due piante sbocciano in periodi diversi dell’anno, offrendo un’esplosione di colori e profumi. L’Erica, con i suoi piccoli fiori che variano dal bianco al rosa e al viola, fiorisce principalmente partire dal mese di febbraio fino all’inizio dell’estate, offrendo un vivace contrasto con i paesaggi invernali più monotoni.

D’altra parte, la Calluna Vulgaris fiorisce dalla fine dell’estate all’autunno (da agosto a novembre ), coprendo i campi e le colline con una coperta di fiori rosa, lilla e viola.

Come si coltiva l’Erica in giardino e in vaso

Ora che abbiamo compreso la differenza tra Erica e Calluna e visto le diverse specie, nonché le caratteristiche relative alla fioritura, vediamo anche tutto quello che dovresti sapere per coltivare questa meravigliosa pianta in giardino e in vaso.

Dove e quando piantare l’erica

La piantagione in giardino si effettua in autunno o in primavera, ponendo le radici un paio di cm sotto la superficie del terreno.
Il trapianto in vaso è possibile dall’autunno alla primavera.

La posizione ideale per le piante di erica è un punto arieggiato e fresco, indicativamente in mezz’ombra, mai alla luce diretta del sole.
Sono resistenti al freddo, ma temendo il caldo estivo, durante la messa a dimora in terra o in vaso, bisognerà tenere conto che più abitiamo in un clima caldo più andrà protetta in una posizione ombreggiata, e viceversa, più il clima sarà freddo più dovranno essere in un punto soleggiato.

Quale terreno utilizzare per l’Erica

La scelta del terreno giusto è cruciale per la crescita sana e rigogliosa dell’Erica. Per garantire il miglior ambiente possibile, è essenziale selezionare un terreno ben drenante e leggermente acido.

L’Erica, infatti, prospera in un pH compreso tra 4,5 e 5,5, il che la rende ideale per un terreno torboso o misto con sabbia per migliorarne la drenabilità.

È importante evitare terreni troppo calcarei o argillosi, che possono trattenere l’acqua in eccesso e causare la marciume radicale.

Aggiungendo materiale organico come compost o corteccia di pino, puoi arricchire ulteriormente il terreno, fornendo alla tua Erica tutti i nutrienti necessari per una crescita sana e una fioritura abbondante.

Ricorda, un terreno adeguato non solo favorisce la salute delle radici e la crescita della pianta, ma accentua anche la vivacità dei suoi colori, rendendo l’Erica un vero spettacolo nel tuo giardino o sul tuo balcone.

Annaffiatura dell’Erica

Le annaffiature dovranno essere regolari ma moderate. Questo perché il terreno andrà mantenuto umido, senza però inzupparlo o rischiando di creare dannosi ristagni idrici.

Abbiamo usato il termine dannosi in quanto tali ristagni sono spesso causa di malattie come la ruggine dell’Erica, una malattia fungina che si manifesta con macchie arancioni sulle foglie; il marciume radicale, causato da un’eccessiva umidità che porta al deterioramento delle radici e l’oidio, un altro fungo che ricopre le foglie di una patina biancastra.

Inoltre un’Erica che subisce un forte stress idrico restando senza acqua per troppo tempo, difficilmente si riprende. Purtroppo esteriormente non mostra segni evidenti del deperimento, i fiori e le foglie sembreranno ancora in salute, finché ormai non sarà troppo tardi e la pianta sarà ormai morta.
Per le annaffiature andrà utilizzata acqua piovana o demineralizzata, in quanto le piante di erica non tollerano assolutamente il calcare.

Essendo una pianta che ama molto l’umidità, consigliamo di utilizzare un sottovaso riempito con argilla espansa bagnata, che evaporando le garantirà il giusto grado di umidità ambientale. Nel caso questo non fosse sufficiente intervenire anche con nebulizzazioni.

Rinvaso dell’Erica: come e quando è meglio farlo

Effettuare il rinvaso dell’Erica è un processo essenziale per garantire la salute e la vitalità di questa affascinante pianta. Prima di tutto, è fondamentale scegliere il periodo giusto: la primavera è l’ideale, poiché la pianta si prepara a un’intensa fase di crescita.

Successivamente, seleziona un vaso di dimensioni leggermente superiori rispetto al precedente, per dare spazio alle radici di espandersi.

È cruciale utilizzare un terriccio specifico per ericacee, che garantisca il giusto equilibrio di drenaggio e nutrienti.

Durante il rinvaso, maneggia con cura le radici per evitare danni, e posiziona la pianta nel nuovo vaso riempiendo gli spazi con il terriccio.

Assicurati di annaffiare abbondantemente dopo il rinvaso per stabilizzare la pianta nel suo nuovo ambiente. Seguendo questi semplici ma efficaci passaggi, la tua Erica non solo sopravviverà al trasferimento, ma prospererà, regalandoti una crescita lussureggiante e fioriture spettacolari.

Come e quando si concima l’Erica

L’Erica deve essere concimata ogni 15 giorni durante tutta l’estate, aggiungendo del fertilizzante liquido nell’acqua di irrigazione.
Il concime più indicato dovrà avere azoto (N), fosforo (P), potassio (K) magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo).

I due momenti ancora più cruciali per la concimazione sono all’inizio della primavera e all’inizio dell’autunno. Questi momenti sono strategici perché preparano la pianta rispettivamente per la stagione di crescita e per il periodo di riposo invernale.

Distribuisci quindi il concime uniformemente intorno alla base della pianta, evitando il contatto diretto con il fusto e le foglie. È importante annaffiare abbondantemente dopo aver concimato, per aiutare il terreno ad assorbire i nutrienti in modo efficace.

Un eccesso di concime può essere dannoso quanto la sua mancanza. Segui attentamente le istruzioni sul pacchetto del concime per evitare la sovraconcimazione, che può portare a danni radicali e stress per la pianta.

I significati dell’Erica in base ai colori della pianta

L’Erica è rinomata non solo per la sua bellezza ma anche per i profondi significati culturali che variano a seconda del colore dei suoi fiori.

Ogni tonalità trasmette un messaggio unico, rendendola una scelta ideale per esprimere emozioni specifiche attraverso il linguaggio floreale.

  • Erica Rosa: tradizionalmente simbolo di ammirazione e affetto genuino, l’Erica rosa è perfetta per esprimere sentimenti di calore e affetto verso una persona speciale. È spesso associata alla gentilezza e all’empatia, rendendola ideale per regali che intendono trasmettere un messaggio di amore e cura.
  • Erica Bianca: l’eleganza e la purezza sono al centro quando si tratta dell’Erica bianca. Questa tonalità è frequentemente legata alla protezione e ai desideri di buona fortuna, rendendola una scelta popolare per matrimoni o eventi celebrativi.
  • Erica Viola: il colore viola dell’Erica è spesso associato alla solennità e alla spiritualità. Questo colore può simboleggiare ammirazione e rispetto, rendendolo appropriato per occasioni formali o come segno di apprezzamento profondo.
  • Erica Rossa: l’Erica rossa è un potente simbolo di passione e forza. Questa varietà è particolarmente indicata per esprimere amore intenso e passione ardente, rendendola una scelta eccellente per momenti romantici.
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